Un sistema eco-friendly, che riduce del 52% le infezioni nosocomiali, del 90% i patogeni sulle superfici, del 99% i geni di resistenza e abbassa anche i costi economici. Elisabetta Caselli, virologa di formazione, professoressa associata all’Università di Ferrara e coordinatrice del Centro di Ricerca CIAS,
questo venerdì 7 giugno alle 16,45 nell’auditorium del Palazzo delle Esposizioni della Fondazione Banca del Monte di Lucca (piazza San Martino, 7), presenterà, con dati scientifici relativi ad anni di ricerca, un
innovativo sistema di sanificazione in ambito sanitario, nel convegno
“I batteri buoni. Il microbioma ambientale: pratiche per una igienizzazione efficace”.
“Le sperimentazioni – spiegano gli organizzatori - hanno provato che
il sistema di igienizzazione basato sull'uso di probiotici e fagi selezionati non inquina ed è più efficace dei disinfettanti chimici impiegati finora, in quanto capace di ridurre del 52% le infezioni nosocomiali, del 90% i patogeni sulle superfici, del 99% i geni di resistenza. Il sistema è stato provato con successo anche con il virus del Covid. Al contrario dei prodotti chimici che hanno una durata molto limitata e devono essere somministrati più volte al giorno, questo sistema necessita di una sola applicazione ogni 24 ore”.
Così scuole, mezzi pubblici, ospedali, stadi e palasport potrebbero essere sanificati in questo modo, sostenibile ed economico, diminuendo significativamente il rischio di sviluppo di reazioni allergiche, infezioni e resistenze agli antibiotici, abbassando i costi del servizio per la collettività e i privati.
L’evento, aperto al pubblico ma soprattutto agli operatori e ai portatori di interesse, rappresenta un’occasione di confronto e di scambio, condivisione, studio, prevedendo anche un dibattito assieme ai relatori.
“Le infezioni nosocomiali
- spiega
Elisabetta Caselli, professoressa associata in Microbiologia Clinica al Dipartimento di Scienze Chimiche e Farmaceutiche dell’Università di Ferrara e direttrice scientifica del Centro ricerca CIAS dell’Università di Ferrara, una delle massime autorità nella ricerca sul microbioma - sono un problema globale: in tutto il mondo occidentale fino al 15% dei pazienti ospedalizzati sviluppa una di queste infezioni e soltanto nella comunità europea questo significa 4 milioni di persone di persone malate ogni anno, con costi sanitari molto elevanti: oltre 1 miliardo di euro ogni anno.
Da un lato si ha contaminazione microbica persistente dell’ambiente ospedaliero, e dall’altro la crescente antibiotico-resistenza che è diventata forse il problema principale in assoluto. Ci siamo occupati di trovare sistemi di sanificazione che fossero in grado di dare
un efficace abbattimento stabile della contaminazione microbica, al contrario di quello che avviene con la sanificazione convenzionale attuata soprattutto mediante disinfettanti a base di cloro, e una
decontaminazione che fosse priva di effetti collaterali quali quelli della possibilità di selezione di specie resistenti, cosa che invece può essere collegata all’uso dei disinfettanti. Negli studi abbiamo visto che l’uso di un sistema eco-friendly con una base ecosostenibile e l’aggiunta di probiotici a patogeni è in grado di abbattere in modo significativo la contaminazione microbica di oltre l’80% rispetto ai sistemi convenzionali, abbattendo anche l’antibiotico resistenza della popolazione microbica residua e soprattutto dimezzando il numero di infezioni ospedaliere. Questo sistema, già utilizzato in numerosi ospedali, è basato sul meccanismo dell’esclusione competitiva come avviene nella modulazione del microbiota anche nei grandi organismi; è, di per sé, per definizione, un sistema graduale, lento e non specifico. Nel tentativo di avere un sistema più performante, abbiamo rivolto la nostra attenzione anche ai batteriofagi litici, perché sono i nemici dei nostri nemici.
Ci auguriamo che questi sistemi possano entrare a far parte delle strategie di infection prevention and control, anche perché i costi di applicazione sono estremamente ridotti, a fronte invece di un risparmio notevolissimo già calcolato anche con il solo sistema a base probiotico per quanto riguarda il management delle infezioni ospedaliere, i costi delle terapie applicate e quindi in generale i costi sanitari che vengono sostenuti a causa di queste infezioni.
Il convegno è organizzato e promosso dalla
Fondazione Banca del Monte di Lucca e dalla
Fondazione Lucca Sviluppo. I relatori sono
Elisabetta Caselli, professoressa associata in Microbiologia Clinica al Dipartimento di Scienze Chimiche e Farmaceutiche dell’Università di Ferrara e direttrice scientifica del Centro ricerca CIAS dell’Università di Ferrara, una delle massime autorità in questo settore di ricerca,
Carla Rognoni, ricercatrice in Economia sanitaria e HTA presso la divisione “Government, Health e Not for Profit” della SDA Bocconi School of Management, e
Paolo Girolami, medico legale, con la moderazione di Libertario Raffaelli, medico urologo, tra i promotori del Convegno.
L’iniziativa ha l’obiettivo di
diffondere la conoscenza sul tema della sanificazione alternativa ai prodotti chimici e delle sue importanti possibili applicazioni nel campo della igienizzazione di ambienti: ospedali in primo luogo, ma anche laboratori, scuole, mense, palestre (soprattutto laddove vengono praticate attività di riabilitazione), mezzi di trasporto ed in particolare tutti gli ambienti che ospitano solitamente persone fragili. Il sistema di sanificazione basato sull'uso di probiotici e fagi selezionati, infatti, rappresenta un importante strumento da valutare nella riduzione dei rischi legati alle infezioni, contenendo così notevolmente la concentrazione di microrganismi patogeni.
Secondo dati diffusi dalla Fondazione Policlinico universitario Agostino Gemelli IRCCS - Università Cattolica del Sacro Cuore, esiste una
pandemia silenziosa da infezioni antibiotico-resistenti e di quelle correlate all’assistenza (ICA): le prime determinano
760 mila casi l’anno in Europa e 200 mila in Italia, di cui
10 mila con esito mortale. Le seconde provocano almeno
37 mila decessi l’anno in Europa e generano
una spesa di oltre 7 miliardi di euro. Un problema aggravato dall’uso massivo di antibiotici e disinfettanti che ha comportato l’emergenza COVID.
La soluzione non può prescindere dalla
consapevolezza di tutte le persone coinvolte, in tutti gli ambiti e a tutti i livelli, sull’importanza di un corretto uso degli antibiotici, di un uso intelligente dei sistemi diagnostici e di un approccio di
infection prevention che passi dal contenimento ambientale delle infezioni, anche attraverso innovativi sistemi di sanificazione e dalla sensibilizzazione di personale sanitario e del pubblico, rappresentano la direzione da percorrere. Da cui la scelta delle Fondazioni BML e Lucca Sviluppo di sostenere questo momento di diffusione di questa pratica.
Ingresso libero fino ad esaurimento posti. È gradita la conferma di partecipazione al numero 0583464062 e alla email
segreteria@fondazionebmluccaeventi.it