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Fare impresa o morire

13-04-2013
Fare impresa o morire. La vita interrotta di un piccolo imprenditore che non riesce più a mantenere la sua azienda è il motivo per raccontare 30 anni d’Italia, nel monologo dal titolo “35mo piano” tratto dall’opera del giornalista Francesco Olivieri e interpretato in questa anteprima nazionale da Marcello Serafino.

Il ruolo dell’impresa nella società, che poi è l’altra faccia del lavoro, salta agli occhi guardando questo spettacolo, la cui regista Lucia Falco ha accettato di portare la prima al Villaggio Solidale, all’interno della rassegna di Teatro Solidale organizzata dalla Fondazione Banca del Monte di Lucca e dal Comune di Capannori, in collaborazione con il Teatro del Giglio. In scena domenica 14 aprile alle 17 al Teatro di San Girolamo (Lucca), adotta il punto di vista di un figlio in affanno che corre, sullo sfondo un palazzo popolare, un quartiere di periferia. In questo contesto un giovane psichiatra è nato e vissuto, attraversando le difficili fasi della crescita, fino al giorno in cui il padre si è gettato dal 35° piano della sua abitazione. Correndo a perdifiato per recarsi al funerale, il protagonista rivive il suo passato, intrecciando la sua biografia personale con fatti e accadimenti che hanno segnato gli ultimi 30 anni della nostra storia. Unico supporto scenico, i video di Antanas Kucinas, artista d’eccellenza lituano, a evocare l’intimità e le atmosfere racchiuse negli appartamenti di quel palazzo.

Ospite dell’evento, e dell’incontro sul ruolo sociale delle imprese che seguirà lo spettacolo, il Presidente del Movimento "Imprese che resistono", Luca Peotta.

“Chi non ha la forza di abbattere questo modo scellerato di fare economia, considerando le persone come numeri da tavolo di ragioneria, si ritrova a portare la propria vita al patibolo - spiega Francesco Olivieri ?. Ho voluto raccontare la vita di uno dei tanti che ha deciso di staccare la spina perché conscio del fatto che quel gesto non rimarrà inascoltato. È giusto a mio avviso raccontare senza retorica e senza giudizi, la storia di un imprenditore che ha mollato per dare la possibilità a chi è rimasto di trarne un insegnamento, uno stimolo a migliorare, lanciando paradossalmente il suo messaggio con l’atto più estremo di negazione della vita”.


Francesco Olivieri è nato a Bologna nel 1975. Laureatosi in Scienze della Comunicazione, dopo aver collaborato quattro anni con il Corriere del Veneto e il Corriere di Verona (Corriere della Sera), è del 2009 il suo primo romanzo, “La milonga dei maroni cotti” (Leone Editore). Nel 2011 assieme all’amico scrittore Stefano Valbonesi scrive “Doppio Urlo”, un omaggio ad Allen Ginsberg con la prefazione dello scrittore Giuseppe Cristaldi e la postfazione del poeta e cantautore Oliviero Malaspina; nel 2012 il suo primo testo drammaturgico, “35 piano”, per la regia di Lucia Falco; nell’ottobre del 2012 la raccolta di racconti “Gli ultimi non saranno i primi” i cui proventi andranno interamente alla produzione dello spettacolo teatrale 35° Piano.
“Ho conosciuto Lucia Falco per caso - racconta - su Facebook e da lì è nato tutto. Quello che è straordinario è stato il nostro modo di sentire e vedere la realtà in maniera molto simile. Come l’attenzione al teatro civile, alla ricerca di nuovi linguaggi sperimentali, alla voglia di creare dei dibattiti dopo uno spettacolo, che TeatroInRivolta ha da sempre nel suo dna, come il concetto di testo che è co-partecipazione oltre che opera letteraria. TeatroInRivolta rispecchia quel modo di fare teatro per la gente nella gente, un teatro che dia la possibilità di un confronto, lontano quindi da estetismi intellettuali ma intessuto di parole secche che vogliono arrivare dirette al pubblico. Proprio come il mio linguaggio, che come un pugno arriva allo stomaco.”


Il movimento “Imprese che resistono”
Dal sito www.impresecheresistono.org: “Gruppo di imprese costituite in Comitato composto per l’80% circa da piccole aziende. Siamo trasversali alle associazioni ed apartitici. Valorizziamo la nostra "FORZA LAVORO" per difendere Occupazione e Impresa. Il Movimento spontaneo nasce nel Maggio del 2009. Luca Peotta riunisce per la prima volta una quarantina di imprenditori a Moretta (CN) e successivamente alla GAM (Galleria d’Arte Moderna) di Torino si incontrano stavolta centocinquanta imprese, dove vengono formalizzati i nove punti che saranno le richieste di ICR alle istituzioni su Irap, accesso al credito, scadenze bancarie, previdenziali e fiscali, crediti di imposta, IVA, ammortizzatori sociali, certezza dei pagamenti.
Come PMI chiediamo la


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